venerdì 31 maggio 2013

SALUTE:

Infezioni e benessere intimo
               
                                                    
          
Le infezioni vaginali rappresentano una delle patologie che più frequentemente portano una donna a rivolgersi al ginecologo.
 La vita delle donne e le loro abitudini sono infatti cambiate: da una parte una maggior cura nell'igiene, anche quella intima, dall'altra la vita lavorativa, che costringe a restare molte ore fuori casa e crea difficoltà nel mantenimento di alcune precauzioni igieniche.
L'ecosistema vaginale è messo a dura prova da fattori esterni ed interni che possono modificare l'equilibrio della flora batterica e di conseguenza l'acidità del pH, aprendo la strada alla proliferazione di microrganismi dannosi.

Fattori esterni:

•Scorretta igiene intima: detergenti aggressivi, uso di assorbenti e proteggislip non traspiranti, sostituzione poco frequente di assorbenti o utilizzo non corretto della carta igienica.

•Agenti chimici: spray vaginali, spermicidi, preservativi e cosmetici intimi non adatti.

•Rapporti sessuali non protetti: lo sperma ha un pH basico che modifica l'acidità dell'ambiente vaginale.

•Indumenti: tessuti colorati a diretto contatto con le mucose, jeans troppo attillati, pantaloni troppo caldi e biancheria intima sintetica.





Fattori interni:

•Condizioni psicofisiche: situazioni di stress o malattia che compromettono le difese immunitarie dell'organismo.

•Gravidanza e menopausa: le variazioni ormonali provocano un innalzamento del pH.

•Assunzione di farmaci: gli antibiotici agiscono sulla flora batterica, riducendo il numero di Lactobacilli.

Il benessere intimo comincia dalle buone abitudini:

•Lavarsi almeno una volta al giorno. Dedicare in particolare molta cura all'igiene intima durante la gravidanza e nei giorni del ciclo, perché i residui mestruali sono terreno fertile per lo sviluppo di infiammazioni ed infezioni.

•Evitare di lavarsi troppo spesso e senza necessità
•Scegliere detergenti non aggressivi, che rispettino la flora vaginale ed il pH fisiologico.

•Detergersi con cura dopo ogni rapporto sessuale.

•Asciugarsi meticolosamente, utilizzando anche in famiglia un asciugamano personale.

•Durante il ciclo cambiare spesso l'assorbente, preferendo assorbenti in puro cotone, traspiranti, morbidi ed ipoallergenici (gli assorbenti interni andrebbero cambiati al massimo ogni 4 ore).
•Evitare l'uso di deodoranti intimi e carta igienica profumata.
•Preferire biancheria intima in fibre naturali e non indossare indumenti troppo attillati o caldi.
•In piscina o al mare, non indossare a lungo il costume bagnato e non sedersi direttamente su sabbia o superfici umide. È sempre bene risciacquarsi con acqua dolce subito dopo il bagno.

•Rivolgersi al proprio ginecologo in caso di sintomi molto evidenti, come bruciore, prurito, difficoltà ad urinare e dolore durante i rapporti sessuali, perdite di varia natura. Effettuare comunque una visita ginecologica di controllo ogni anno.


























giovedì 30 maggio 2013

IL SUDORE:

Il sudore
               



Il sudore è una sostanza secreta dalle ghiandole sudoripare del nostro corpo che al 98% risulta essere incolore, inodore e molto acquosa. Localizzato soprattutto nelle ascelle, nelle palme delle mani, nel viso, nelle piante dei piedi e a volte su tronco e cosce, ha come funzione principale di abbassare la temperatura corporea, ma quando si presenta in quantità eccessiva può risultare veramente fastidioso e va curato.

Chi ha grossi problemi di sudorazione molto probabilmente è affetto da iperidrosi, un disturbo localizzato nelle ghiandole sudoripare, che indipendentemente dalla temperatura causa una secrezione eccessiva di sudore. Nella maggior parte dei casi le cause specifiche che provocano questo fenomeno sono di tipo psicosomatico, legate a stati emozionali forti ma in casi molto rari sono dovuti a fattori più gravi.



Rimedi naturali
Per risolvere il problema dell'iper sudorazione e riconquistare una freschezza tutta nuova, possono essere utili alcuni semplici rimedi naturali come tisane e infusi!

Tisana alla Betulla
•20 gr. di foglie di betulla
•1 lt di acqua
Immergi le foglie di Betulla in un litro di acqua bollente per non più di 10 min. e bevi più volte nel corso della giornata.



Crema deodorante alla lavanda
•1 cucchiaio di burro di cacao
•2 cucchiai di cera d'api
•2 gr di timo
•1/2 cucchiaio di olio essenziale di rosmarino
•1/2 cucchiaio di olio di ricino
•1/2 cucchiaio di olio essenziale di lavanda
•2 cucchiai di olio di soia
Sciogli la cera d'api in un appropriato contenitore messo a bagnomaria, aggiungi il burro di cacao e gli olii, mescolando con cura.
Amalgama bene e versa il liquido in un contenitore di plastica lasciando raffreddare. Utilizza sulle parti del corpo interessate.



Infuso alle erbe aromatiche
Una manciata delle seguenti erbe:
•lavanda
•salvia
•timo
•rosmarino
•menta
•1 bicchiere di aceto di mele

Chiudi bene tutte le erbe in un contenitore assieme all'aceto di mele, riponi il contenitore in un luogo caldo e lascialo agire per 10 giorni, dopodiché filtra in una bottiglia il liquido rimasto.




Terapie mediche

Nei casi più gravi di iperidrosi, c'è il rischio che compaiano fenomeni di tipo irritativo, infiammatoro e persino infettivo ed è quindi necessario rivolgersi ad uno specialista che sarà in grado di stabilire la cura più adeguata.

Le terapie più conosciute sono:

 - il botulino: una delle più potenti sostanze velenose conosciute, è ampiamete utilizzata nei più diversi campi della medicina, ed è la novità nel settore. Nel caso specifico grazie alla sua azione è in grado di bloccare la secrezione del sudore, ostacolando il rilascio di una sostanza, l'acetilcolina a livello delle fibre nervose.
La terapia (che non può essere applicata al viso), consiste nell'iniezione nelle zone interessate di diverse piccole dosi di botulino. La procedura è rapida (circa 10 minuti per zona), e richiede talvolta, a seconda della zona da trattare, l'utilizzo di anestetico locale. I risultati sono soddisfacenti con una netta diminuzione della sudorazione dal 2° giorno dopo la somministrazione. L'effetto ha una durata media di 6-7 mesi.





– simpatectomia: consiste nell'eliminazione chirurgica definitiva dei tessuti collegati alle ghiandole sudoripare. Si pratica in day hospital con anestesia locale e ha una durata inferiore all'ora. Le cicatrici sono praticamente invisibili (1cm. circa). E' ideale per i problemi legati al volto e in quei casi dove il trattamento a base di botulino non ha avuto esito positivo.




MEDICINA:

Ortocheratologia





Correggere la miopia... dormendo

Potrebbe rappresentare una rivoluzione per i milioni di italiani che soffrono di miopia: delle particolari lenti a contatto in grado di modificare la forma della cornea.



Dov'è la rivoluzione? ... queste lenti non si utilizzano durante la giornata, come quelle che siamo abituati ad "indossare", ma di notte durante il sonno.
Questa tecnica, chiamata Ortocheratologia, ha le stesse finalità del laser ma  evita quei problemi di rifrazione della luce che possono verificarsi successivamente all'intervento chirurgico.


Approvata dalla Food and Drug statunitense, comincia ad essere lentamente adottata anche in Europa (per ora solo in Gran Bretagna ed Olanda).

Come funziona l'Ortocheratologia

Modifica la forma della cornea, mentre occhiali e lenti tradizionali "abituano l'occhio a vedere bene" ma perdono il loro effetto una volta tolti, la terapia ortocheratologica lascia la "giusta impronta" sulla cornea permettendo all'occhio di funzionare in maniera ottimale anche senza lenti.
Funzionano, dicono gli oftalmologi, con lo stesso principio degli apparecchi per la correzione dei denti.

La lente va applicata durante la notte quando l'occhio è chiuso, l'efficacia dipende dalle diottrie di miopia del soggetto (il trattamento è consigliato per chi ha fino a 5 diottrie di miopia) ma dovrebbe verificarsi già dopo pochi giorni. Dopo qualche tempo di applicazioni notturne si potrà vedere bene per tutta la giornata senza bisogno di portare lenti od occhiali. Nel tempo (dipende dall'entità del disturbo) le applicazioni delle lenti diminuiscono e si arriva a portarle solo pochi giorni alla settimana per poche ore.





mercoledì 29 maggio 2013

I PIEDI:

Tipologie di piedi
               
                                                              
E tu che piede hai?

Sulla base del rapporto di lunghezza tra l'alluce e il secondo dire di distinguono le tipologie di piede. Sono tipicamente tre: egizio, romano e greco.





               

Egizio: è bello e armonioso, in Italia è il più comune (69%), ha l'alluce più lungo del secondo dito e si dice che questa tipologia sia predisposta all'alluce valgo
Romano: la pianta ha un profilo "rettangolareggiante" e ha le prime due o anche tre dita di lunghezza uguale
Greco: ha l'alluce più corto del secondo dito che è il più lungo di tutto il piede.
Altre tipologie di piede sono molto meno diffuse come il piede "germanico" e quello "celtico".

               
Piede a pianta larga: È anche detto piede di papera per la sua caratteristica forma. La pianta larga che presenta lo inserisce nella tipologia piede germanico.
Piede a pianta allungata: Di forma affusolata, ha la pianta stretta esile e allungata.

Le tipologie di piede poco comuni influenzano la scelta della scarpa, l'importante è che il dito più lungo, qualunque sia, non sia costretto a seguire l'andamento della scarpa ma abbia possibilità di stare ben disteso e comodo.
I piedi vengono distinti anche in altre quattro categorie che rivelano qualcosa sul carattere e la personalità di chi li ha:

Piede di fuoco: Presenta una pianta larga provvista con dita divaricate che formano un triangolo.
È tipico delle persone impulsive, dinamiche, dispersive e vivaci.
Piede di aria: Ha una forma armoniosa ed equilibrata, simile ad una clessidra.  È tipico delle persone socievoli, estroverse e abili nella dialettica.
               
Piede di terra: Ha una forma squadrata e robusta, ricorda la figura di un rettangolo.  È tipico di una persona lenta nelle decisioni, concreta e determinata, abitudinaria e che non ama i cambiamenti.
Piede di acqua: La forma del piede è sottile e delicata, è lungo e stretto, il tallone è assottigliato e le dita sono affusolate. È tipico delle persone creative, emotive, lunatiche, ribelli e anticonformiste.

Salute dei piedi: Conoscerli e prendersene cura

Importantissimi per la salute del nostro corpo ma sappiamo come è fatto un piede? Il piede ha due archi che sostengono il corpo: l'arco mediale (interno) e l'arco trasverso.
Quando l'arco mediale cede (fenomeno del piede piatto) abbiamo dolore sotto la pianta, dolore al tendine del muscolo tibiale-posteriore e tutta la postura viene alterata con accentuazione della curvatura lombare e predisposizione alla sciatica.
Se è invece l'arco trasverso a cedere, il peso va a finire sulle cosiddette teste metarsali 2-3-4 con metarsalgie e/o neuroma di Morton.



Le superfici dure sulle quali siamo ogni giorno costretti a camminare non aiutano i nostri piedi: asfalto, marmo, cemento sono superfici non deformabili, che non si adattano al piede.
A questo proposito ricordate che camminare scalzi fa bene solo sulla sabbia o sull'erba. MAI camminare scalzi su superfici dure e indeformabili!
Tra i problemi del piede più comuni troviamo l'alluce valgo, conseguenza biomeccanica di un alterato appoggio del piede: si eredita una lassità muscolare-tendinea che fa sì che il peso corporeo si scarichi tutto sul primo dito del piede. Giorno dopo giorno - sotto l’effetto del peso - il primo dito si deforma, fino ad accavallarsi sul secondo.
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Chi ha l'alluce valgo presenta anche tutta la postura alterata, con problemi alle articolazioni di caviglia, ginocchio, anca e dischi intervertebrali. Ma questo è un problema che non si ha dalla nascita e si può risolvere bloccandone l'evoluzione attraverso il ricorso ad un plantare. Per questo è importantissimo rivolgersi ad un medico podologo specializzato, che studi il caso e metta a punto un plantare adatto a risolvere il problema. Solitamente lo specialista richiede una radiografia del ginocchio destro e sinistro in carico in proiezione frontale e laterale. Questo perchè quando un piede appoggia e lavora in maniera errata si ha un'usura precoce del ginocchio e dell’anca, con conseguente artrosi.







L'igiene corretta:
-È buona norma fare quotidianamente un pediluvio serale.

-Alla sera, quando togliete le calzature, eseguite una costante ginnastica al piede per conservare una buona mobilità. Indicato soprattutto per chi svolge un lavoro sedentario.

-Servitevi periodicamente di un bravo specialista per la pulizia e il controllo delle unghie.

àÈ buona abitudine calzare due paia di scarpe al giorno, riservando al pomeriggio quelle con maggior calzata. Così i piedi si mantengono più freschi ed la traspirazione migliora.


Alcune regole per mantenere i nostri piedi in buona salute:

-La calzatura che ospita il piede dev'essere confortevole non solo in lunghezza, ma anche in larghezza ed in altezza. Questo evita callosità nella parte superiore e laterale, favorisce la mobilità di deambulazione del piede e ritarda l'invecchiamento articolare e muscolare.
Controllate: quando togliete le scarpe non dovreste avere zone di arrossamento sul piede.




-Il piede dovrebbe preferibilmente essere supportato da un appoggio morbido o semi rigido che accompagni l'andatura del piede (plantare), piuttosto che appoggiare su una superficie piatta e dura. Così miglioriamo il ritorno venoso e stimoliamo la sensibilità dei piedi. Controllate: se avete callosità sotto la pianta e gambe gonfie a fine giornata.

-Il fondo e il tacco delle nostre calzature sono di importanza capitale poichè riflettono e condizionano la nostra postura. Se troppo alto o troppo basso, il tacco può nuocere, come anche la suola se troppo rigida o troppo flessibile. Controllate: dolore ai talloni, alle caviglie, sotto la pianta del piede ma anche alle gambe e alla colonna.


Se non sussistono problemi particolari e se la calzatura è di qualità, il piede non avrà difficoltà di adattamento. Se invece il piede presenta alterazioni, dovrà essere la scarpa ad essere personalizzata grazie ad un plantare specifico, così da adattarsi al piede e garantirne la comodità.


PROFUMI:

Profumo e piramide olfattiva
               
                                                              
                              
Il profumo è una combinazione di alcool (80%), essenze naturali (oli di provenienza vegetale ed animale) o essenze sintetiche, il cui scopo è principalmente quello di procurare piacere ed emozione. Inoltre il profumo è utilizzato per dare forma alla personalità, e per esprimere e comunicare particolari stati d’animo.

La Piramide Olfattiva



Il primo profumiere che nella creazione dei profumi propose la divisione delle materie prime in 18 gruppi fu Eugène Rimmel alla fine del 1800. Successivamente queste sono state organizzate in una piramide olfattiva che suddivide i profumi in base alla loro persistenza ed alla loro nota dominante.
 Ogni profumo è costituito da più sfaccettature, e la nota dominante sarà quella che permetterà di classificare la
Ogni profumo in base alle materie prime utilizzate può avere note differenti che si suddividono in:

- Note di testa: si percepiscono subito dopo l´applicazione del profumo. Sono più intense e volatili delle altre ed imprimono le note più inebrianti e fresche.

- Note di cuore: si percepiscono dopo le note di testa. Le note di cuore sono quelle che danno carattere e personalità al profumo.

- Note di fondo: le note di fondo sono quelle che subentrano dopo le note di cuore e sono quelle più persistenti.

Ogni nota profumata si evolve in modo personale e particolare quando viene a contatto con la pelle di ciascun individuo.


Le fragranze che ti conquistano

I profumi più conosciuti possono essere raggruppati principalmente in dieci famiglie a seconda delle note dominanti:

Aldehydic: in profumi sintetici e femminili associati a quelli floreali, come Chanel No.5 , Rive Gauche Cerruti Femme 1881.
Chypre : composta da aromi classici antichissimi come il patchouli e la quercia, il bergamotto e l’olio di sandalo, il laudano, il gelsomino e la rosa come in Miss Dior, Femme, Cabochard  Polo di Ralph Lauren e Montana per l'uomo.
Citrus: dall’aroma aspro di cedro e bergamotto e vari agrumi, come Monsieur di Givenchy e Armani per l'uomo e Dior’s Eau Fraiche, Eau de Patou e de Lancome per la donna.
Floral: misto di fiori come in Joy, l’Air du Temps, Giorgio e Blonde

Fougère: a base di erbe, usato principalmente per i profumi maschili, come Paco Rabanne, Cool Water e Michael Jordan.
Fruity Floral: moderna famiglia di profumi a base di aromi di frutta, principalmente quello di pesca. Dedicato alle adolescenti come Lauren e Amazone.
Green: composta da fragranze fresche e naturali che comprendono il pino, la menta e le erbe odorose, come Chanel No. 19, , Safari e Fahrenheit.
Leather/Cypre: in cui l’aroma del cuoio è fuso con quello della famiglia principale. Di stampo molto sofisticato, compare nella composizione dei profumi classici come Bandit, Miss Dior,  Aramis.
Musk: famiglia caratterizzata da aromi sensuali a base di olio di muschio, tratto dalle ghiandole del cervo maschio che viene oggi creata artificialmente. Per l'uomo profumi come Gendarme, e CK.
Oriental: comprende molte essenze aromatiche calde come la vaniglia, l’ambra e le spezie orientali, di cui sono esempi Shalimar, Must di Cartier, Obsession, Youth Dew, Opium e Lou Lou.



La rosa: regina dei profumi

Il profumo di rosa sempre stato tra i più apprezzati. Regina dei fiori, la rosa è da sempre considerata La Citrus, dall’aroma aspro di cedro e bergamotto e vari agrumi, come il 4711, Monsieur di Givenchy e Armani per gli uomini e Dior’s Eau Frache, Eau de Patou e de Lancome per le donne.
Simbolo di eleganza, di bellezza e di fragilità; è il fiore più cantato dai poeti e nominato dagli antichi scrittori, da Omero a Saffo, da Catullo a Virgilio, da Shakespeare a Umberto Eco.

Re e regine venivano lavati e profumati con acqua di rose e durante le festività religiose essa veniva spruzzata nell'aria. Per ottenere 1 solo grammo di prezioso olio essenziale di rosa sono necessari 1.400 fiori.

MEDICINA:

Malaria, un vaccino per le zanzare





Un’idea per debellare la malattia ed evitare che l'uomo sia contagiato, vaccinare le zanzare, portatrici della malattia, per combattere la malaria. Una soluzione finalmente possibile equipaggiando gli insetti con un batterio capace di bloccare il plasmodio attraverso il quale si trasmette la patologia.
La ricerca, pubblicata sulla rivista Science, è opera degli statunitensi del “National Institutes of Health” apre nuove prospettive nella lotta alla malaria, che nel mondo uccide ancora oltre 600 mila persone ogni anno, per la maggior parte bambini.

NESSUNA PREVENZIONE

 Non esiste ancora la possibilità di prevenire la malattia, ma la strada indicata nella ricerca va in questa direzione, la nuova strategia consiste nel combatterne la diffusione del plasmodio tra le zanzare, impedendo che queste si ammalino.
Già molte ricerche hanno evidenziato in passato come le zanzare infette da un particolare batterio, del tipo Wolbachia, sviluppano una immunoresistenza alla malaria: non infettandosi, non la trasmettono all'uomo.

I PRECEDENTI


Questa strategia si era però rivelata infruttuosa in quanto la Anopheles stephensi, il più importante vettore di malaria dell'Asia, è di fatto immune dai Wolbachia. Utilizzando però nuove tecniche di iniezione del batterio, i ricercatori sono riusciti a vaccinare anche l'Anopheles stephensi e a immunizzarne la prole.




venerdì 24 maggio 2013

AIUTIAMO I NOSTRI CAPELLI

Nemici e alleati dei capelli
               
                                                              



Avere capelli lucidi e folti è il desiderio di molte persone, ma molto spesso tendiamo a dimenticare che i capelli sono una "cosa" viva e che spesso sono la "cartina tornasole" della nostra salute.

I nemici dei nostri capelli

1) Lo stress è uno dei peggiori nemici dei nostri capelli. Il nostro organismo reagisce, infatti, producendo ormoni androgeni attraverso le ghiandole surrenali.



2) L'uso frequente dello shampoo può sfibrare i capelli
3) Utilizzare la spazzola con troppa forza e troppo a lungo rischia di spezzare o strappare i capelli.



4)  La combinazione di sole e acqua di mare secca il cuoio capelluto e lo rende meno protetto. Al mare ed in piscina vi consigliamo di utilizzare sempre oli protettivi.



Gli alleati dei nostri capelli

1) L'alimentazione
2) Vitamine, ferro, aminoacidi e sali minerali sono fondamentali per la bellezza dei nostri capelli.





3) Un'attività fisica costante giova alla salute dei capelli.
4) Attraverso il sudore infatti si eliminano le tossine che ostacolano l'attività delle radici.
5)  L'acqua di mare ha un effetto positivo per chi ha i capelli grassi e contribuisce a dare alla capigliatura un aspetto più vaporoso.









N.B il ciclo del capello è molto lento e per questo qualsiasi trattamento anti caduta richiede molto tempo prima che si possano ottenere risultati visibili.



martedì 14 maggio 2013

RUGHE:


Perché vengono le rughe?






Il rilassamento della pelle inizia a manifestarsi attorno ai 30 anni ma dipende anche dall'ereditarietà le rughe sono alterazioni della cute, la cui superficie ha subito un danno strutturale alle fibre di collagene ed elastiche. 
Dipendono principalmente dall’avanzare dell’età, e sono causate dal rilassamento della pelle che inizia a manifestarsi attorno ai 30 anni. 
Le prime ad apparire sono le rughe ai lati della bocca, sotto le palpebre e sulla fronte. La loro comparsa è più precoce nei fumatori, nelle persone emotive, in chi ha l’abitudine di esporsi molto al sole e in chi conduce una vita disordinata. 


Le rughe di espressione, che possono comparire 
anche su un viso giovane sono invece la conseguenza di gesti ripetuti, come la contrazione della bocca quando si fuma, l’avvicinare le sopracciglia alla radice del naso ecc. 
Inoltre, chi è particolarmente emotivo ha rughe che riflettono sul viso le emozioni: dalla rabbia allo stupore, all’ansia. 
Nella propensione ad avere rughe c’è comunque una componente ereditaria legata a fattori genetici.



lunedì 13 maggio 2013

I NOSTRI PIEDI:




Calli piccoli ma fastidiosi




La cura dei piedi non è  importante solo d'estate o quando si indossano scarpe aperte e sandali, al contrario é fondamentale tutto l'anno, i  calli, infatti, insieme a vesciche, verruche e funghi, sono tra i segnali più comuni del malessere dei piedi! 
Al contrario delle verruche o dei funghi, i calli però non sono originati da infezioni virali, essi sono delle ipercheratosi, ossia dei semplici ispessimenti della pelle, dovuti a un'aggressione prolungata, a uno sfregamento o a una compressione eccessiva sulla cute.




Queste eccessive pressioni su specifiche zone del piede possono essere causate da calzature inadatte che non fanno appoggiare correttamente il piede, da posture non proprio corrette, da traumi ripetuti o semplicemente da mutamenti corporei dovuti all’invecchiamento.

Sebbene difficili da evitare, le pressioni sulle superfici colpite, andrebbero ridotte e se possibile ridistribuite, anche perché se non si eliminano immediatamente, l'ispessimento della pelle interessata può intensificarsi sempre più, fino a spingere i tessuti sottocutanei sempre più in profondità, fino alle terminazioni nervose.

Molte possono essere le cure per porre rimedio a questo piccolo ma fastidioso problema, anche se, tutti i “rimedi fai da te”, quali forbicine o pietra pomice, sono sconsigliati! Sarebbe infatti opportuno, per maggior sicurezza, ricorrere all’intervento di uno specialista, in grado di suggerirti cure e accorgimenti di prevenzione più precisi, come imbottiture o cuscinetti di giusta forma e dimensione, bendaggi protettivi di schiuma di gomma o pelle, archi plantari di sostegno, ecc. 


Consigli utili per contrastare l’insorgere dei calli

Attenzione alla calzature estive, che se pur molto belle, spesso hanno suole eccessivamente rigide o morbide, che non permettono alla pianta del piede di poggiare correttamente;

Cercate di alternare le scarpe che solitamente indossate, non indossate scarpe scomode o strette perché, come già detto, possono creare forti attriti nelle stesso punto. Massaggiate quotidianamente i vostri piedi per facilitare la circolazione, mangiate alimenti ricchi di elementi nutritivi come la vitamina E, e vitamina A.


Cura dei piedi

Una pedicure perfetta da fare a casa

-Immergi i piedi in una bacinella di acqua tiepida, aggiungendo una manciata di amido di riso.





-Dopo una decina di minuti procedi con il taglio delle unghie, avendo cura di non tagliarle eccessivamente per evitare che si possano incarnire.

-Per eliminare calli più piccoli, utilizzare creme esfolianti prima ed emollienti dopo.
-Massaggiate delicatamente il piede con creme idratanti.
-Stendete lo smalto protettivo ed infine (se lo desiderate) quello colorato.





Quando rivolgersi all’estetista e quando al podologo?

L'estetista si occupa essenzialmente della pedicure, deve perciò effettuare tutti quei trattamenti che aiutano a mantenere i piedi in buono stato e che migliorano l'aspetto estetico, non può effettuare nessun tipo di prestazione di carattere terapeutico.
Il podologo è una professione sanitaria e la sua formazione è di tipo universitario, tratta tutti quelli che possono essere definiti problemi sanitari del piede come: calli o tilomi, unghie deformi etc.


Rimedi naturali per i piedi
I nostri piedi sostengono quotidianamente tutto il peso di un corpo in continuo movimento, per questo bisognerebbe averne particolare cura, come in ogni altra parte del corpo, anche la pelle dei piedi ha bisogno di essere curata e mantenuta elastica.
Per ottenere un immediato miglioramento dello stato della cute, basterà svolgere un delicato massaggio con una crema emolliente.
Il movimento ideale per regalarsi un'immediata sensazione di benessere, andrebbe effettuato partendo dalla pianta dei piedi, meglio se con i pollici, per poi risalire fino al polpaccio.

Per mantenere i piedi in perfetta forma, è importante seguire alcune semplici regole di igiene, anche se ciò, a volte, potrebbe non bastare, piedi particolarmente stanchi e gonfi, possono trovare sollievo mantenendo le gambe in alto, appoggiate ad un muro, per circa quindici minuti.

Per risolvere definitivamente il problema dei piedi affaticati, anche la natura viene in tuo aiuto, ecco alcuni rimedi naturali, facili ed economici:

-Un olio per massaggiare e tonificare i piedi, dopo averli lavati, è facilmente ottenibile mescolando olio di sesamo con alcune gocce di olio essenziale di chiodi di garofano.
-Un rimedio efficace per i piedi freddi è un bagno alla lavanda. Prepara un infuso con fiori di lavanda, circa 50 grammi per litro d'acqua. Fai diventare l'acqua tiepida e aggiungi del sale. Tieni i piedi nel bagno per alcuni minuti e lavali poi con acqua fredda. Ripeti per due o tre volte.
-Contro duroni e callosità, prepara un infuso di acqua e fiocchi d'avena; appena l'acqua è tiepida fai un lungo pediluvio.


Mal di piedi? Piccoli rimedi, grande relax!

Con l’arrivo dell’estate, la stagione dei sandali e delle camminate a piedi nudi, è più che mai arrivato il momento di prendersi cura dei vostri piedi! Spesso costretti a duri sforzi, ma soprattutto a stringersi in scarpe dalle forme più strane. 
Non c'è niente di più efficace, quindi, di una buona passeggiata a piedi nudi su terreni cedevoli (come ad esempio l’erba) che meglio si adattano alla loro forma. Inoltre se siete in vacanza, il consiglio migliore è quello di fare lunghe camminate in spiaggia, con l'acqua che arrivi almeno fino al ginocchio, per tonificare, massaggiare e rilassare piedi e caviglie.

Dopo una lunga giornata, potete poi effettuare un delicato massaggio (partendo dalla pianta dei piedi per poi risalire fino al polpaccio) con una crema idratante, che non solo allevia la tensione, ma aiuta anche a ristabilire una corretta circolazione sanguigna, prevenendo così callosità e duroni. 
Per eliminare le cellule morte procuratevi, invece, una spugnetta esfoliante (o una crema che abbia la stessa funzione), passatela dolcemente sul piede e risciacquate con acqua fresca.


La scelta delle scarpe……Pensa alla salute!



Quando scegli un paio di scarpe nuove pensi solo all'estetica? 


La scelta sbagliata di una calzatura può provocare fastidi che possono ripercuotersi oltre che sui piedi, anche su altre parti del nostro corpo. Ti consigliamo pelli e fibre naturali per la tomaia, e cuoio per la suola, soprattutto se stai molto in piedi, se i piedi ti sudano puoi utilizzare opportune sostanze assorbenti in polvere o crema.

I tacchi
Il peso del corpo dovrebbe essere distribuito uniformemente su tutto il piede, di conseguenza tacchi troppo alti o troppo bassi sono la causa di una mal distribuzione del peso.
Evita di portare troppo spesso e a lungo tacchi molto sottili, rendono sicuramente le tue gambe più slanciate ma obbligano i piedi e schiena a tensioni che non sono per nulla salutari.

Le solette

Esistono in commercio vari tipi di solette che potrete scegliere in base alle tue esigenze:





























-solette in gommapiuma
-ideali per chi pratica dello sport, aiutano la traspirazione e donano freschezza.
-solette in lana
-in inverno utilizzare solette in panno di lana ti aiuterà ad avere i piedi più caldi, inoltre renderanno la scarpa più comoda e piacevole da portare.
-solette in fibra di carbone se hai il problema di un'eccessiva traspirazione del piede, le solette a base di carbone ti aiuteranno a mantenere i piedi più asciutti.
-solette in rame ideali per fare lunghe camminate perché annullano le cariche elettrostatiche.

Uso

Le scarpe hanno bisogno di essere calzate per diventare veramente tue, giorno dopo giorno si adattano al tuo piede e si ammorbidiscono.
Quando acquistate scarpe nuove evitate  scarpe che calzino alla perfezione, quando le provi dovrebbero avere almeno mezzo centimetro di agio.

Forme

Tonde: la forma più comoda è sicuramente quella con la punta tonda, che si adatta ad ogni tipo di piede.

a punta: cercate di portare scarpe a punta raramente e per poco tempo.
a spillo: costringono il piede a strani equilibrismi poco salutari, indossatele solo nelle occasioni dove volete essere particolarmente affascinanti.
a ballerina: la mancanza di tacco tende a far distribuire il peso troppo posteriormente.
a zeppa: impedisce il movimento naturale del piede e ne impedisce la circolazione.


















Ad ogni scarpa il suo callo:

Scarpe a pianta stretta: favoriscono la formazione dei calli fra il 4° e il 5° dito.
Scarpe con tacchi alti :i tacchi eccessivamente alti costringono il piede a scaricare il peso del corpo sulle ossa dell'avampiede e nei punti di maggior appoggio, solitamente ai lati del piede, tendono a formarsi i calli.
Scarpe a punta : costringono le dita schiacciate l'un l'altra, causando "l'occhio di pernice", un tipo di callo particolare dalla forma tonda, bianco e con un punto nero al centro, che si forma nella parte alta delle dita dove si toccano.


Quando scegli le tue prossime scarpe, ricordati di pensare anche alla salute del tuo piede!


SALUTE NUOVE PROSPETTIVE:


Harvard, allo studio il rene bionico



I ricercatori hanno messo a punto in laboratorio un organo artificiale: futura alternativa ai trapianti.
Un risultato che rappresenta una speranza concreta per chi soffre di insufficienza renale, per il momento l’organo è stato trapiantato su un ratto e l’operazione ha dato risultati soddisfacenti. Le ricerche condotte dagli scienziati dell'università di Harvard devono però continuare.


TEST SUI RATTI

 I ricercatori, che hanno pubblicato lo studio su Nature, hanno spiegato come la sperimentazione sull’uomo non sia infatti ancora imminente. «L’intero approccio della medicina rigenerativa è ancora in uno stadio iniziale, soprattutto in termini di malattie renali», hanno spiegato i responsabili dello studio.


ORGANO COMPLESSO

Anche perché il rene è un organo molto più complesso da ricreare, rispetto al cuore o alla pelle. Ha diversi tipi di cellule al suo interno una struttura molto complessa in termini di funzioni svolte. Ma lo studio lascia aperta una speranza per molti pazienti: «Dobbiamo mantenere la cautela: i risultati sul ratto sono soddisfacenti, ma potrebbero essere necessari ancora molti anni».




primo prototipo di rene artificiale impiantabile

HAIR:


Addio capelli bianchi
torna colore con cura antivitiligine



E' lo stress ossidativo che fa ingrigire, una cura sperimentata per la vitiligine si è dimostrata capace di restituire colore ai capelli bianchi, con una ricerca pubblicata online su “The Faseb Journal”.
Uno studio internazionale condotto al Center for skin sciences della University of Bradford, nel Regno Unito, insieme al'Institute for Pigmentary Disorders e alla EM Arndt University Greifswald, in Germania, dimostra che a fare sbiancare le chiome sia un eccesso di stress ossidativo, con conseguente accumulo di perossido di idrogeno nel bulbo pilifero dei capelli. 
In particolare gli studiosi hanno osservato un gruppo internazionale di 2.411 pazienti affetti da vitiligine di differente livello, patologia che provoca chiazze bianche su pelle, capelli, peli, ciglia e sopracciglia, scoprendo che ad alcune forme della malattia corrisponde una evidente diminuzione delle capacità antiossidante da parte di alcuni enzimi e quindi il massiccio accumulo di stress ossidativo.




Ma vi si può porre rimedio, garantiscono gli autori che hanno sperimentato una crema topica a base di un particolare enzima, chiamato PC-KUS (pseudocatalasi modificata) che si attiverebbe sotto i raggi ultravioletti di tipo B per ripigmentare capelli, sopracciglia e pelle privi di melanina.
Dopo anni di tentativi, per la prima volta, abbiamo ottenuto un rimedio che va alla radice del problema dell'ingrigimento dei capelli e che dà buoni risultati anche per la vitiligine, condizione che provoca disagio emotivo e sociale in molte persone precisa Karin Schallreuter, dell'universita' di Bradford, che ha diretto l'indagine.