Stop
a pubblicita' ingannevoli cosmetici, al via norma Ue
L' efficacia dei prodotti andrà dimostrata, paletti alla concorrenza
sleale.
Nuovi paletti contro gli spot pubblicitari ingannevoli e le
false promesse dei prodotti di bellezza, dall'11 luglio entra in vigore l'articolo 20 del Regolamento
europeo 1223/2009 sulle dichiarazioni usate dalle aziende produttrici per la
presentazione dei cosmetici.
La legge impone che sulle etichette dei prodotti di bellezza
''non vanno impiegati diciture, denominazioni, marchi, immagini o altri segni,
figurativi o meno, che attribuiscano ai prodotti stessi caratteristiche o
funzioni che non possiedono'', anche l'efficacia andrà dimostrata.
La Commissione europea ha stabilito inoltre che le pubblicità
dei cosmetici stampate non solo sulle etichette ma anche usate sui giornali,
veicolate nel web e attraverso gli spot televisivi, dovranno corrispondere a
sei criteri comuni:
- conformità alle norme
-veridicità, supporto probatorio,
-onestà
-correttezza, consentire al consumatore decisioni informate
Questi principi
includono maggiori freni alla concorrenza sleale: la conformità alla legge, ad
esempio, vale per tutti e quindi non si potrà sfruttare tale caratteristica per
dimostrare che il proprio prodotto sia più sicuro di altri.
La Commissione europea vigilerà nei prossimi 3 anni e alla
fine, se le aziende non si saranno adeguate, adotterà misure più restrittive.