domenica 16 marzo 2014

ACNE:

rimedi fai da te contro l'acne


Cosa fare se l'acne colpisce a tradimento? Come eliminare i brufoli che saltano fuori nei momenti peggiori? Ecco 10 rimedi fai da te per far sparire velocemente brufoli, punti neri e imperfezioni.
L'acne è uno dei problemi più infidi che affliggono noi ragazze: salta fuori sempre nei momenti peggiori. Di solito il copione è il seguente, hai un appuntamento importante ma il giorno prima spunta fuori un orrendo, enorme brufolo!

Ebbene si !!!!! proprio quello che non doveva assolutamente succedere è successo con puntualità letale. Sappi che non devi stupirti: l'acne va a braccetto con la legge di Murphy. Quindi invece di farti venire una crisi isterica o di piangere davanti allo specchio, passa all'azione. Il che non vuol dire sfregiarsi il volto con un intervento maldestro e inopportuno: non farai che peggiorare le cose. Bisogna agire con consapevolezza.
Ecco alcuni rimedi assolutamente casalinghi, facili da sfruttare, ed efficaci per combattere i brufoli quando hai tempi stretti.

 Succo di limone

Spremi un limone e usa il succo per tamponare la pelle. Il limone infatti ha forti proprietà astringenti, ricorda di risciacquare bene.



Maschera all'argilla

Per fare una maschera all'argilla basta un po' di acqua distillata, e ovviamente l'argilla. Il composto va steso sul viso e lasciato agire per almeno 20 minuti.




Miele e cannella

Mescola mezzo cucchiaino di cannella con un po' di miele, stendi sulle imperfezioni e lascia agire per almeno 20 minuti.



 Patate

Taglia una fetta di patata e poggiala sull'imperfezione, bisogna tenerla ferma per almeno mezz'ora.




 Pomodori


Cospargi tutta la faccia con succo di pomodoro fresco, e lascia in posa per un'ora.





sabato 15 marzo 2014

CAPELLI:

Prendersi cura dei capelli con impacchi naturali e facili da preparare.

Ecco alcuni rimedi fai da te per prendersi cura dei capelli con impacchi naturali e facili da preparare:

Impacco per capelli grassi e stressati:

 Portate ad ebollizione delle foglie di menta, aggiungete un paio di cucchiai di aceto di mele e delle foglie di rucola fresche. Mischiate bene ed aggiungere due cucchiai di succo di limone. Dopo un paio di minuti di ebollizione l’impacco sarà pronto. Applicatelo su tutta la capigliatura e lasciatelo in posa per 20-30 minuti prima di risciacquare con acqua tiepida.



Olio naturale per capelli secchi o bruciati:

 Mescolate 2 cucchiai di olio di oliva a 2 cucchiai di olio di semi di lino, aggiungeteli 1 vasetto di yogurt bianco e mescolate fino ad ottenere un impasto liquido ed omogeneo (In alternativa allo yogurt potete usare un uovo).
A questo punto non vi resta che applicare l’impacco sulla capigliatura e lasciare agire per 15-20 minuti per poi procedere con il lavaggio, come di consueto.





Olio per capelli più morbidi e lucenti:

Per ridare lucentezza e vita ad una capigliatura indebolita dal caldo potete fare degli impacchi a base di olio di mandorle o di olio di jojoba. Questi oli hanno delle sorprendenti proprietà curative per la chioma affaticata ma vanno effettuati con regolarità: fateli prima dello shampoo almeno 1 volta a settimana, lasciando l’olio in posa per almeno 10 minuti.





Impacco per capelli stressati dal sole:

 Un altro impacco pre-shampoo molto efficace è quello al miele. Mescolate 2 cucchiai di miele a 3 cucchiai di olio di oliva, applicatelo sui capelli e aspettate 15 minuti. Vedrete che risultati!




Doppie punte:

Se avete i capelli lunghi, potete prevenire questo problema utilizzando una maschera preparata con 2 tuorli d’uovo sbattuti e amalgamati con 100 ml di marsala all’ uovo  e 1 cucchiaio di olio d’oliva.
Distribuire l’impacco ottenuto sui capelli, poi raccoglierli con un mollettone e coprire con un foglio di alluminio da cucina. Lasciate agire la maschera per almeno un’ora, poi procedete con lo shampoo. Potete fare questo trattamento ogni 15 giorni.






Utilizzate questi impacchi e tornerete ad avere capelli sani e fluenti con il solo aiuto della natura.



MEDICINA:

La terapia genica :
due passi da gigante

Sono stati presentati all'Ospedale San Raffaele di Milano i risultati di due sperimentazioni di terapia genica, finanziate da Telethon, che aprono la strada all'applicazione di questa tecnica a molte malattie genetiche per le quali oggi non esiste una cura.
La procedura, descritta nei dettagli negli articoli pubblicati da “Science” ha permesso di guarire tre bambini malati di leuco distrofia metacromatica e altri tre affetti dalla sindrome di Wiskott-Aldrich.

Leuco distrofia metacromatica

E’ una malattia neurodegenerativa determinata da un difetto dell'enzima arilsulfatasi A, che provoca l'accumularsi nel cervello di sostanze tossiche che normalmente vengono degradate.
La leuco distrofia metacromatica è una malattia rara, che colpisce un bambino su 625.000 nati.






Sindrome di Wiskott-Aldrich

 Colpisce il sistema immunitario, è invece causata da alterazioni del gene Was e determina una maggiore suscettibilità alle infezioni, eczemi, disturbi della coagulazione e un rischio più alto di tumori del sangue e malattie autoimmuni.
Colpisce un bambino su un milione e fa aumentare il rischio di sviluppare malattie autoimmuni, linfomi e leucemie. I sintomi si possono controllare con terapie a base di immunoglobuline, farmaci steroidei o con l'asportazione della milza, ma la qualità della vita dei pazienti è comunque molto compromessa. La malattia si cura con il trapianto di midollo, ma non sempre è possibile trovare un donatore compatibile.

In entrambi i casi, i medici e i ricercatori coordinati da Luigi Naldini, direttore dell'Istituto San Raffaele Telethon per la terapia genica (TIGET), sono riusciti introdurre nell'organismo copie sane dei geni difettosi, che hanno iniziato a funzionare e a produrre stabilmente le proteine carenti. «A tre anni dall'inizio della sperimentazione i risultati sono molto incoraggianti», dice il medico. «La terapia è sicura ed efficace e ha cambiato la vita di questi pazienti».




Come funziona 

La terapia genica utilizza virus per veicolare nell'organismo dei geni, che agiscono come se fossero farmaci», prosegue Naldini. «Nelle due sperimentazioni abbiamo usato come vettori virus HIV modificati per non essere infettivi, al cui interno è stato inserito il gene terapeutico. I vettori sono poi stati introdotti nelle cellule staminali del sangue dei pazienti, prelevate dal midollo osseo, e queste sono infine state reinfuse.
 L'approccio ha funzionato per entrambe le malattie, sebbene queste presentino caratteristiche molto diverse. Per la sindrome di Wiskott-Aldrich il processo era in un certo senso più semplice, perché le cellule staminali in cui è stato introdotto il vettore virale erano già cellule del sangue, che una volta nell'organismo hanno potuto quindi iniziare subito a sostituire i globuli bianchi e le piastrine malate, spiega lo scienziato. Già nei mesi successivi all'infusione delle staminali corrette si è iniziato a osservare un miglioramento dei sintomi nei bambini, che ora sono guariti, Prima del trattamento questi pazienti erano costretti a trascorrere lunghi periodi in ospedale, oggi vengono  solo per i controlli.

La sfida raccolta dal gruppo del TIGET era più complessa per la leuco distrofia metacromatica, perché in questo caso le cellule malate sono nel cervello, e non nel sangue. In questo caso, il meccanismo terapeutico è più sofisticato.
 Le cellule staminali contenenti il gene terapeutico hanno raggiunto il cervello attraverso in sangue, e lì hanno rilasciato la proteina utile, che ha iniziato a svolgere la sua azione ed è stata "raccolta" dalle cellule nervose circostanti, correggendone il difetto. Affinché questo si verificasse, è stato necessario far sì che le cellule staminali producessero una quantità di proteina molto alta. Questo risultato è stato raggiunto grazie a tecniche di ingegneria genetica.

I tre bambini che hanno beneficiato della cura sono stati scelti perché nel loro DNA era scritto che prima o poi avrebbero sviluppato la malattia, che si manifesta all'improvviso con gravi difficoltà motorie, la perdita della capacità di parlare e poi peggiora sempre più. Al momento dell'intervento non avevano ancora nessun sintomo e, grazie alla terapia genica, non hanno mai manifestato i segni terribili di questa malattia e oggi anno una vita normale.

 Il futuro

Il nostro metodo potrebbe permettere di curare altre malattie genetiche del sangue e anche le altre malattie lisosomiali, che nel loro insieme colpiscono l'1 per cento dei nuovi nati.
Questa è la storia più bella che Telethon abbia mai raccontato ed è frutto di un lavoro duro durato molti anni, che testimonia che la ricerca scientifica per ottenere risultati importanti ha bisogno di tempo (Telethon,  nel progetto ha investito 19 milioni di euro).


Al momento, i ricercatori si stanno ancora concentrando sulle due patologie oggetto delle pubblicazioni di Science. Abbiamo trattato altri 10 pazienti, che hanno reagito bene alla terapia, ma abbiamo bisogno di tempo per confermare i risultati. In collaborazione con un'importante casa farmaceutica, stiamo anche lavorando affinché la terapia che abbiamo sviluppato sia disponibile per tutti i malati come un farmaco.



I GRASSI:

Che differenza c’è tra i vari tipi di grasso?

Tutti i grassi sono costituiti da molecole organiche non solubili in acqua, con un alto potere energetico, pari a circa 9 kcal per grammo. In base allo stato in cui si trovano a temperatura ambiente si distinguono in solidi, come burro, lardo e margarina, e in liquidi (o oli) quali l’olio d’oliva, di mais, di girasole ecc. I grassi hanno diversa origine: a quelli vegetali, ottenuti dalla spremitura di frutti o semi vari, si contrappongono quelli di origine animale, come il burro, la panna e lo strutto.



Saturazione
La differenza più importante è la struttura chimica delle molecole, che possono essere “sature” (più ricche di idrogeno) o “insature”, che sono più salutari. I grassi saturi sono generalmente solidi e si trovano in prevalenza negli animali di terra. Gli insaturi sono in genere liquidi e sono contenuti soprattutto nei vegetali e nel pesce. Ci sono però delle eccezioni, l’olio di palma, per esempio, è semisolido a temperatura ambiente ed è costituito in prevalenza da grassi saturi.

Perché gli acidi grassi saturi fanno male?

Gli acidi grassi vengono distinti in saturi, presenti prevalentemente nei grassi di origine animale (burro, lardo, strutto ecc.), insaturi e polinsaturi, contenuti soprattutto in quelli vegetali...




Gli acidi grassi vengono distinti in saturi, presenti prevalentemente nei grassi di origine animale (burro, lardo, strutto ecc.), insaturi e polinsaturi, contenuti soprattutto in quelli vegetali (olio di oliva, di soia, di girasole eccetera).




























 I medici e gli esperti di alimentazione consigliano una dieta con prevalenza di grassi insaturi e polinsaturi, perché più leggera e più digeribile. Infatti la catena chimica di acidi grassi insaturi (di atomi di carbonio) è caratterizzata da un doppio legame, più difficile da aggredire dal nostro metabolismo, rispetto a catene che non presentano questa caratteristica.

Depositi grassi. In generale i grassi alimentari vengono scissi nell’intestino e vengono poi assorbiti dall’epitelio intestinale. Sotto forma di minuscole gocce passano in seguito nei vasi linfatici e nel sangue, quindi vanno a fissarsi nei depositi di adipe dell’organismo o nel fegato, dove vengono deidrogenati (ovvero viene tolto l’idrogeno) per essere meglio utilizzabili. La combustione dei grassi consiste in una serie di ossidazioni che spezzano la molecola dell’acido grasso fino a ridurla ad anidride carbonica e acqua.