Che
differenza c’è tra i vari tipi di grasso?
Tutti i grassi sono costituiti da molecole organiche non
solubili in acqua, con un alto potere energetico, pari a circa 9 kcal per
grammo. In base allo stato in cui si trovano a temperatura ambiente si distinguono
in solidi, come burro, lardo e margarina, e in liquidi (o oli) quali l’olio
d’oliva, di mais, di girasole ecc. I grassi hanno diversa origine: a quelli
vegetali, ottenuti dalla spremitura di frutti o semi vari, si contrappongono
quelli di origine animale, come il burro, la panna e lo strutto.
Saturazione
La differenza più importante è la struttura chimica delle
molecole, che possono essere “sature” (più ricche di idrogeno) o “insature”,
che sono più salutari. I grassi saturi sono generalmente solidi e si trovano in
prevalenza negli animali di terra. Gli insaturi sono in genere liquidi e sono
contenuti soprattutto nei vegetali e nel pesce. Ci sono però delle eccezioni, l’olio
di palma, per esempio, è semisolido a temperatura ambiente ed è costituito in
prevalenza da grassi saturi.
Perché
gli acidi grassi saturi fanno male?
Gli acidi grassi vengono distinti in saturi, presenti
prevalentemente nei grassi di origine animale (burro, lardo, strutto ecc.),
insaturi e polinsaturi, contenuti soprattutto in quelli vegetali...
Gli acidi grassi vengono distinti in saturi, presenti
prevalentemente nei grassi di origine animale (burro, lardo, strutto ecc.),
insaturi e polinsaturi, contenuti soprattutto in quelli vegetali (olio di
oliva, di soia, di girasole eccetera).
I medici e gli esperti di alimentazione
consigliano una dieta con prevalenza di grassi insaturi e polinsaturi, perché
più leggera e più digeribile. Infatti la catena chimica di acidi grassi
insaturi (di atomi di carbonio) è caratterizzata da un doppio legame, più
difficile da aggredire dal nostro metabolismo, rispetto a catene che non
presentano questa caratteristica.
Depositi grassi. In generale i grassi alimentari vengono
scissi nell’intestino e vengono poi assorbiti dall’epitelio intestinale. Sotto
forma di minuscole gocce passano in seguito nei vasi linfatici e nel sangue,
quindi vanno a fissarsi nei depositi di adipe dell’organismo o nel fegato, dove
vengono deidrogenati (ovvero viene tolto l’idrogeno) per essere meglio
utilizzabili. La combustione dei grassi consiste in una serie di ossidazioni
che spezzano la molecola dell’acido grasso fino a ridurla ad anidride carbonica
e acqua.
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