giovedì 6 settembre 2012

CHIRURGIA ESTETICA:



La chirurgia estetica non è più riservata solo al pubblico femminile, ma ha conquistato anche la popolazione maschile.



Un aspetto gradevole e giovanile è utile per ogni uomo che svolge un lavoro a contatto con il pubblico e che desidera che la propria immagine sia curata. E gli uomini stanno diventando sempre più consapevoli del valore della chirurgia estetica come strumento per il miglioramento del proprio aspetto.



Durante gli ultimi 10 anni, il numero di uomini che si rivolgono alla medicina e chirurgia estetica è aumentato in maniera esponenziale. D’altronde, un aspetto giovanile ed in forma sono vincenti nella vita sociale e possono essere importanti anche nel mondo degli affari. Alcune ricerche internazionali dimostrano, addirittura, una correlazione tra l’assenza di difetti ed il tempo necessario per trovare lavoro: i “belli” trovano lavoro prima rispetto ai meno “belli”. La medicina e chirurgia estetica rappresenta quindi un investimento per migliorare le proprie opportunità, sia in ambito interpersonale, che lavorativo.
LaCLINIQUE®, dopo aver assistito al boom degli interventi di chirurgia estetica maschile, ha deciso di sviluppare e specializzare una divisione per la chirurgia estetica maschile: LaCLINIQUE® for Men.
Non più semplice chirurgia estetica, ma un percorso personalizzato per risolvere i difetti che ti rendono insicuro. Non ci sono scorciatoie, ma soluzioni specialistiche avanzate e le ultime tecnologie, perché la chirurgia estetica maschile presenta delle differenze rispetto a quella femminile.
La ginecomastia è un intervento di chirurgia plastica di esclusiva pertinenza maschile.


La liposuzione per l’uomo, è soprattutto liposcultura dei fianchi (maniglie dell’amore) e dell'addome, anzichè rimodellamento delle cosce, bersaglio tipico dei soggetti di sesso femminile. Ma la vera novità è che, quando dieta ed esercizio fisico non bastano più, puoi provare BeTRIM, il programma InFORMA con LaCLINIQUE®, la prima organizzazione specializzata nelle tecnologie mininvasive per il body contouring.
Immagina di poter perdere sino a 2 taglie in 15 giorni, grazie alle ultime tecnologie mediche, di provenienza USA.



  
Nella chirurgia estetica del viso, per esempio:
nella blefaroplastica inferiore è maggiormente indicato l'approccio trans-congiuntivale che non lascia cicatrici visibili, nemmeno temporaneamente
nella rinoplastica, si mantiene un approccio più conservativo, massima attenzione a salvaguardare la funzionalità del respirare bene, perché l’uomo può permettersi un naso regolare, ma importante
nel lifting, si preferisce incidere davanti al trago (la prominenza anteriore dell'orecchio che delinea anteriormente il meato acustico esterno), anzichè dentro il trago, così che la barba non si ritrovi a crescere (con la sospensione del lembo di cute) dentro l'orecchio.
La correzione delle rughe, per mantenere un viso dall’aspetto giovanile e sicuro di sé, è il primo obiettivo delle sempre maggiori richieste maschili a trattamenti di medicina estetica, come botulino e filler acido ialuronico.



Secondo l’Osservatorio Nazionale sulla Chirurgia Estetica (Doxa, maggio 2011), il giudizio sulla chirurgia estetica  degli uomini italiani è sempre più positivo:
solo il 4% degli uomini italiani si dichiara contrario alla moderna chirurgia estetica
gli uomini assolutamente favorevoli alla chirurgia estetica sono il 29%.
Gli uomini intervistati hanno una propensione alla chirurgia estetica simile alle donne:
gli uomini che pensano di fare un intervento di chirurgia estetica sono oltre il 40%
solo il 6% degli uomini italiani dichiara di avere già fatto un intervento di chirurgia plastica
solo un 38% dice di non aver mai pensato ad un intervento di chirurgia estetica (contro il 27% delle donne).

Cresce il numero delle donne che ha già fatto almeno una visita dal chirurgo plastico (29%), ma sono gli uomini che sono già andati prima in visita: oltre il 34% degli intervistati di sesso maschile dichiara di aver fatto almeno una visita dal chirurgo plastico. Ci sono ancora però il 70% degli italiani che si tengono i loro dubbi e non affrontano la visita con il chirurgo plastico.

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