lunedì 22 ottobre 2012

CHIRURGIA PLASTICA:


Plastica al seno:
i pro e i contro


 La plastica al seno è oggi l’intervento di chirurgia estetica più praticato in Italia. Le ragioni per rifarsi il seno cambiano da una donna all’altra: ragioni fisiche, psicologiche o estetiche... Ma attenzione!
 Non si torna facilmente indietro: meglio quindi essere convinte al 100%! Breve panoramica dei pro e i contro di un’intervento al seno.




Cos’è la mastoplastica additiva?


La mastoplastica additiva é un intervento di chirurgia estetica o ricostruttiva a scopo di aumentare il giro e il volume del seno. Si effettua in anestesia locale o totale e consiste nell’inserimento di una protesi riempita di gel di silicone o di soluzione fisiologica sotto il muscolo pettorale. Questa protesi permette di aumentare il volume del seno di almeno una taglia, e ha una durata minima di una decina d’anni.





In quali casi si sconsiglia l’intervento?




Rifarsi il seno non è un gesto da sottovalutare: qualsiasi trasformazione dell’aspetto fisico ha conseguenze psicologiche sulla persona che la subisce. Secondo uno studio condotto dalla rivista americana di epidemiologia, il rischio di suicidio nelle donne che si sono sottoposte ad una mastoplastica additiva per ragioni estetiche è 3 volte più elevato... una decisione, quindi, da non prendere alla leggera!
In alcuni casi è quindi vivamente sconsigliato ricorrere all’intervento:
-Fragilità psicologica: depressione, squilibri alimentari, automutilazione... Cambiare il proprio aspetto fisico per rafforzare la propria autostima è come nascondersi dietro un dito. Se il problema é principalmente di natura psicologica, soltanto una psicoterapia si rivelerà efficace... E se dopo la terapia hai ancora voglia di farti aumentare il seno, sarai ancora in tempo per pensare ad un intervento.
-Realizzare un desiderio altrui: i giudizi maschili ti fanno venire i complessi, il tuo partner ti ha detto chiaramente che gli piacerebbe che il tuo seno fosse più grande? Sono motivi che possono intaccare la tua autostima e spingerti a prendere in considerazione una plastica al seno. Attenzione! È importante essere in grado di distinguere il proprio desiderio da quello altrui perché, dopo l’intervento, sarà troppo tardi per chiedersi “era davvero quel che volevo?”
-Età limite: a causa dei rischi legati all’anestesia, praticare questo tipo di intervento dopo i 50 anni è vivamente sconsigliato
In quali casi ricorrere all’intervento?
I motivi per rifarsi il seno cambiano da una donna all’altra:
-Motivi estetici: correggere un cedimento o una diminuzione del volume del seno dopo una gravidanza o un forte dimagrimento, armonizzare seni di dimensioni ineguali, migliorare l’aspetto e il volume di un seno piccolissimo.
-Motivi di ricostruzione: dopo un’amputazione chirurgica dovuta, per esempio, ad un tumore.
I prerequisiti indispensabili? Essere in buona salute, sia fisica che psicologica, ed essere realista: tieni ben presente che una volta rifatti, i tuoi seni non saranno perfetti! L’intervento non ti cambierà la vita, ma può aiutarti a superare i tuoi complessi e a vivere meglio la tua femminilità.

La tecnica chirurgica e i materiali protesici si sono sempre più evoluti al fine di poter offrire un intervento quanto più personalizzato è possibile  permettendo di migliorare l’estetica del seno a donne con caratteristiche anatomiche diverse.

Ci sono alcuni parametri fisici che devono essere rispettati in relazione al volume e forma del seno desiderato questi sono gli argomenti principali da affrontare nel corso della visita con il tuo chirurgo estetico.

Come si svolge la mastoplastica additiva





Le incisioni attraverso le quali si possono inserire le protesi sono quelle dell’immagine ; nel corso della visita , il chirurgo plastico decide con la paziente quale sia la più indicata.
Le incisioni comunemente praticate sono  localizzate in una di queste 3 zone:
sotto il seno (inserimento attraverso il solco sottomammario)
attorno al capezzolo, in genere nel semiperimetro inferiore (inserimento periareolare)
sotto l’ascella (inserimento trans-ascellare)
Le protesi possono essere posizionate ,indipendentemente dalla incisione direttamente sotto la ghiandola , sotto il muscolo grande pettorale o in uno spazio che congiunge la parte retro ghiandolare alla retro muscolare (dual planes).
L’intervento può essere eseguito con varie tecniche anestesiologiche che vanno dalla anestesia locale, o molto raramente alla anestesia generale.
In relazione al tipo di anestesia concordata si deciderà per un intervento in regime di day surgery o con ricovero presso una clinica per gli interventi in anestesia generale ove  è necessario il pernottamento.
La forma della protesi può essere standard, la più usata per i migliori risultati a distanza o a goccia, erroneamente chiamata anatomica,il cui utilizzo non da un seno più naturale ma solo un riempimento asimmetrico , ove questo è necessari.
Terminato l’intervento ,in genere la paziente lascia l’ambulatorio dopo un ora con un bendaggio elastico e un reggiseno elastico che aiuta i movimenti del seno.
I bendaggi si rimuovono dopo un giorno mentre i punti di sutura si rimuovono dopo sette giorni.


Mastoplastica additiva: Post operatorio


Nel periodo post operatorio vanno evitati gli sforzi, il sollevamento di materiali pesanti e tutte e attività che comportano il movimento delle braccia, perché potrebbero creare delle complicanze come gonfiore e rallentamento della guarigione.

In genere, si può tornare al lavoro entro una settimana dall’intervento, se l’occupazione quotidiana non comporta fatica fisica, e ogni attività può essere ripresa gradualmente nell’arco di poche settimane.
Temporaneamente può manifestarsi una riduzione nella sensibilità dei capezzoli, che torna in genere alla normalità una volta completato il processo di guarigione.
La mastoplastica additiva non modifica la capacità di allattare.
Una volta guariti i tessuti, resteranno alcune cicatrici in corrispondenza delle incisioni che di norma  sono sottili e poco visibili;

Quando dovrò cambiare le protesi?


Le protesi di ultima generazione non prevedono la sostituzione e possono essere considerate eterne.
Diverso è il cambiamento di forma del seno negli anni , fenomeno questo che avviene indipendentemente dalle protesi e che non viene modificato dall’intervento.

Prima di fare il grande passo:


Prima di farsi inserire delle protesi mammarie, è importante scegliere bene il proprio chirurgo: deve essere in grado di approvare (o rifiutare) la tua decisione ed di rassicurarti rispondendo a tutte le tue domande, anche minime: come si svolge l’intervento? Che anestesia scegliere? Come sarà la convalescenza? Quali sono i rischi post-operatori? Che risultati aspettarsi considerata la tua morfologia e l’elasticità della tua pelle?
Dopo il primo appuntamento, avrai a disposizione un periodo di riflessione: durante questo lasso di tempo, non esitare a contattare il tuo chirurgo per venire a capo di eventuali dubbi.
Lo stato d’animo nel giorno fatidico? Devi andarci convinta, senza esitare: stress e nervosismo possono infatti causare delle complicazioni durante l’intervento!


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